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Mauro Tuvo (Irion) presente nella tavola rotonda sulla Data Observability del Data Management Summit di Pavia

Stiamo svelando giorno dopo giorno tutti i professionisti che parteciperanno con le loro presentazioni all’evento più importante del Data Management. Per la prima volta un forum cerca di focalizzarsi sul Data Management nella sua interezza, dalla governance, passando per la sicurezza, il cloud, il machine learning, la virtualizzazione dei dati e molto altro ancora. Oggi presentiamo Mauro Tuvo, Principal Advisor di Irion e Membro del Comitato Scientifico di DAMA Italy.

Ci parli un po’ di lei e del suo percorso professionale

Attualmente collaboro con Irion, una società Italiana che produce una nota piattaforma di Enterprise Data Management e sono membro del comitato scientifico di DAMA Italy, il capitolo italiano di DAMA.

La mia storia professionale, ormai trentennale, è un po’ articolata … Ho iniziato occupandomi di automazione industriale. Ho collaborato presso il centro R&D di una multinazionale IT al porting del sistema operativo Unix su un nuovo hardware di sua produzione. Successivamente sono entrato in una multinazionale chimica con l’incarico di realizzare il primo Datawarehouse italiano; sono stato poi chiamato dalla Casa Madre per partecipare alla progettazione del DWH di Gruppo e a altri progetti sempre nell’ambito della gestione dei dati. A questo punto la mia “data road” era segnata! Sono entrato in una società internazionale di system integration dove ho guidato per 8 anni una divisione dedicata alle tematiche di data & analytics, ricoprendo anche l’incarico di Chairman del World Wide Circle of Professionals BI&DWH. Queste esperienze mi hanno dato l’opportunità di occuparmi non solo di aspetti tecnologici, ma di approfondire le mie conoscenze sui temi organizzativi e sociali legati alla gestione del patrimonio informativo dei miei clienti. Ho sempre avuto la passione di condividere quanto appreso in questi anni con altri data professional, a tutti i livelli: sono stato e sono tuttora docente in corsi di specializzazione presso alcune università italiane, ho scritto articoli e white paper, sono autore / coautore di 4 libri che trattano da differenti prospettive argomenti collegati alla gestione dei dati. L’ultimo, pubblicato l’anno scorso da Franco Angeli è “Data Governance – Esperienze e modelli per creare valore d’impresa”

Pensa che le aziende abbiano un’adeguata cultura della gestione dei dati?

A mio avviso il grado di maturità su questi temi in Italia è estremamente eterogeneo.

La creazione e il consolidamento di una cultura del dato nascono da una volontà strategica, ma richiedono poi l’attuazione di una iniziativa di lungo termine che coinvolga e impegni l’organizzazione a tutti i livelli. Anche per questo le aziende più mature hanno attivato programmi di data awareness e data literacy, indirizzati in modo mirato a manager e professionisti. Anche la formazione di community dedicate va nel senso di creare le condizioni per cui il dato, la sua affidabilità, la sua ownership, la conoscenza condivisa del suo significato siano percepiti da tutti in azienda come un valore e una responsabilità da presidiare nelle proprie attività quotidiane. 

In che modo state affrontando la gestione dei dati nella vostra azienda/istituzione? Quali sono le sfide più importanti che state affrontando al momento?

La prima sfida si gioca sul Mercato. Irion è una eccellenza italiana su temi di Data Management che si confronta quotidianamente con i colossi internazionali. Tradizionalmente presente nel settore dei servizi finanziari, ha deciso alcuni anni fa di ampliare la propria presenza in nuovi comparti; questo indirizzo strategico ci ha portato ad affermarci come data platform di rilievo presso aziende operanti in altri mercati, ad esempio quello dell’energy e delle utilities. Si pone poi la necessità di garantire che la piattaforma sia costantemente al leading edge in un ambito, quello del Data Management, caratterizzato soprattutto in questi ultimi anni, da continue evoluzioni delle architetture, delle metodologie e dei modelli organizzativi, spinti in particolare dall’affermarsi del paradigma “data driven”. Data Fabric, Data Mesh, DataOps, Data Marketplace, AI Governance, Data Valuation: su tutti questi fronti, per citarne solo alcuni, i progettisti e i consulenti di Irion sono impegnati costantemente nell’identificare come queste buzzwords possano rappresentare valore concreto per i propri clienti e per proporre strumenti e servizi in grado di abilitare questo valore.

Abbiamo la fortuna di avervi alla tavola rotonda dal titolo: “Data Observability: Beyond the Horizon of Data Quality in a Dynamic World (Pavia) ” interessante argomento…

È un argomento di interesse e di grande attualità! Non vedo l’ora di ascoltare esperienze, testimonianze, punti di vista, riflessioni di tanti data leader. E di dare il mio piccolo contributo a questo importante evento.

Lei ha sostenuto l’evento fin dall’inizio… perché il Data Management Summit è così importante?

Partecipo da tempo a questo evento, credo sia uno dei più efficaci perché consente una costante interazione tra i partecipanti che rappresenta una reale opportunità di confrontarsi con differenti esperienze ed uscirne professionalmente arricchiti.

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